An Anthology of Italian Poems, 13th-19th CenturyLorna de' Lucchi W. Heinemann, 1922 - 359 sayfa |
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Sayfa 160
... giorno : e là felice i ' viva col plettro in mano e con la cetra al collo : e poi che pieno avrà con la man cruda il fuso mio l ' inesorabil Cloto , rustico abitator , a tutti ignoto , se non solo a me stesso , i miei dì chiuda . FULVIO ...
... giorno : e là felice i ' viva col plettro in mano e con la cetra al collo : e poi che pieno avrà con la man cruda il fuso mio l ' inesorabil Cloto , rustico abitator , a tutti ignoto , se non solo a me stesso , i miei dì chiuda . FULVIO ...
Sayfa 164
... giorno ( così menta mia lingua ! ) al Tebro intorno accampato veder il Perso o ' l Trace . FRANCESCO REDI , 1626-1698 E de l ' uve il sangue amabile non rinfranca ognor le vene , questa vita è troppo labile , troppo breve , e sempre in ...
... giorno ( così menta mia lingua ! ) al Tebro intorno accampato veder il Perso o ' l Trace . FRANCESCO REDI , 1626-1698 E de l ' uve il sangue amabile non rinfranca ognor le vene , questa vita è troppo labile , troppo breve , e sempre in ...
Sayfa 186
... giorno di pura luce adorno . Vorrei di genïali doni gran pregio offrirti ; ma chi diè liberali i ; essere a i sacri spirti ? Fuor che la cetra , a loro non venne altro tesoro . Deh perchè non somiglio al tessalo maestro , che di Tetide ...
... giorno di pura luce adorno . Vorrei di genïali doni gran pregio offrirti ; ma chi diè liberali i ; essere a i sacri spirti ? Fuor che la cetra , a loro non venne altro tesoro . Deh perchè non somiglio al tessalo maestro , che di Tetide ...
Sayfa 196
... Giorno , per cui , cercato a lo stranier ti addita . Ed ecco il debil fianco per anni e per natura , vai nel suolo pur anco fra il danno strascinando e la paura ; nè il sì lodato verso vile cocchio ti appresta , che te salvi a traverso ...
... Giorno , per cui , cercato a lo stranier ti addita . Ed ecco il debil fianco per anni e per natura , vai nel suolo pur anco fra il danno strascinando e la paura ; nè il sì lodato verso vile cocchio ti appresta , che te salvi a traverso ...
Sayfa 228
... giorno dell ' eterna pace . Mortale guidatrice d'ocëanine vergini , la parrasia pendice tenea la casta Artemide , e fea , terror di cervi , lungi fischiar d'arco cidonio i nervi . Lei predicò la fama olimpia prole ; pavido diva il mondo ...
... giorno dell ' eterna pace . Mortale guidatrice d'ocëanine vergini , la parrasia pendice tenea la casta Artemide , e fea , terror di cervi , lungi fischiar d'arco cidonio i nervi . Lei predicò la fama olimpia prole ; pavido diva il mondo ...
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ALESSANDRO TASSONI allor alma altra altri altro Amor ancor anima behold bella born breast canto chè ciel cielo core death destrier dolce dolor donna donne doth earth esser eternal eyes face figlio fior Florence foco FRANCESCO BERNI FULVIO TESTI GABRIELLO CHIABRERA gente gentle giorno GIOVANNI GUIDICCIONI glory gran guerra GUIDO GUINIZELLI hath heart Heaven intorno Italian Lady lieto LUIGI TANSILLO Madonna mano MATTEO MARIA BOIARDO mezzo MICHELANGELO BUONARROTI mondo morir mortal morte natura NICCOLÒ MACHIAVELLI NICCOLÒ TOMMASEO nome o'er occhi ogni pain passionate pensier Petrarch petto pianto più poco poems praise rondinella sangue sempre sigh signore solo Sonetto soul spirit sweet tears tempo tender terra thee thine thou art TOMMASO GROSSI trovai tutta tutto unto veder vidi vile Virgin viso vita vuol whence دو وو وو
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Sayfa 246 - Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Sayfa 260 - I moti tuoi, né di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo T'acqueta omai.
Sayfa 58 - Già eran quasi che atterzate l'ore del tempo che onne stella n'è lucente, quando m'apparve Amor subitamente, cui essenza membrar mi dà orrore. Allegro mi sembrava Amor tenendo meo core in mano, e ne le braccia avea madonna involta in un drappo dormendo. Poi la svegliava, e d' esto core ardendo lei paventosa umilmente pascea: appresso gir lo ne vedea piangendo.
Sayfa 256 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 260 - Tu, solingo augellin, venuto a sera Del viver che daranno a te le stelle, Certo del tuo costume Non ti dorrai; che di natura è frutto Ogni vostra vaghezza.
Sayfa 252 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta...
Sayfa 50 - Levava li occhi miei bagnati in pianti, e vedea, che parean pioggia di manna, li angeli che tornavan suso in cielo, e una nuvoletta avean davanti, dopo la qual gridavan tutti: Osanna; e s'altro avesser detto, a voi dire'lo.
Sayfa 160 - Sogni e favole io fingo; e pure in carte Mentre favole e sogni orno e disegno, In lor, folle ch'io son, prendo tal parte, Che del mal che inventai piango e mi sdegno.
Sayfa 82 - Levommi il mio penser in parte ov'era quella ch'io cerco e non ritrovo in terra; ivi, fra lor che '1 terzo cerchio serra, la rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse: «In questa spera sarai ancor meco, se '1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie
Sayfa 248 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.