Parnaso italiano ovvero Raccolta de'poeti classici italiani [ed. by A. Rubbi] 56 tom, 2. cilt1784 |
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Sayfa 87
... mirar con tal desio , Che me stesso e ' l mio mal posi in obblio . l'era in terra , e'l cor in paradiso , Dolcemente obbliando ogni altra cura : E mia viva figura Far sentia un marmo e'mpièr di meraviglias Quand ' una donna assai pronta ...
... mirar con tal desio , Che me stesso e ' l mio mal posi in obblio . l'era in terra , e'l cor in paradiso , Dolcemente obbliando ogni altra cura : E mia viva figura Far sentia un marmo e'mpièr di meraviglias Quand ' una donna assai pronta ...
Sayfa 157
... mirar , non sazio ancora , Or quinci or quindi mi volgea guardando Cose ch'a ricordarle è breve l'ora ! Gival cor di pensier in pensier , quando , Tutto a se'l trasser duo ch ' a mano a mano Passavan dolcemente ragionando , Mossemi'l ...
... mirar , non sazio ancora , Or quinci or quindi mi volgea guardando Cose ch'a ricordarle è breve l'ora ! Gival cor di pensier in pensier , quando , Tutto a se'l trasser duo ch ' a mano a mano Passavan dolcemente ragionando , Mossemi'l ...
Sayfa 207
... mirar il buon popol di Marte , ' Ch ' al mondo non fu mai simil famiglia . Giugnea la vista con l'antiche carte , Ove son gli alti nomi e i sommi pregi ; E sentia nel mio dir mancar gran parte . Ma disviarmi i peregrini egregi , Annibal ...
... mirar il buon popol di Marte , ' Ch ' al mondo non fu mai simil famiglia . Giugnea la vista con l'antiche carte , Ove son gli alti nomi e i sommi pregi ; E sentia nel mio dir mancar gran parte . Ma disviarmi i peregrini egregi , Annibal ...
Sayfa 238
... nome denno Al Tevero ed al bel colle Aventino . Non m'accorgea , ma fummi fatto un cenno , E quasi in un mirar dubbio notturno Vidi quei ch ' ebber men forza e più senno , Primi Italici Regi ; ivi Saturno , Pice , Fauno 238 GIUNTA.
... nome denno Al Tevero ed al bel colle Aventino . Non m'accorgea , ma fummi fatto un cenno , E quasi in un mirar dubbio notturno Vidi quei ch ' ebber men forza e più senno , Primi Italici Regi ; ivi Saturno , Pice , Fauno 238 GIUNTA.
Sayfa 321
... mirar gli anni , ss Quand ' io veggio dal ciel scender l'aurora 48 Quanta invidia ti porto , avara terra ; Quante fiate al mio dolce ricettò Quel che di odore e di color vinced Quella per cui con Sorga ho cangiat ' Arno 63 Quel ...
... mirar gli anni , ss Quand ' io veggio dal ciel scender l'aurora 48 Quanta invidia ti porto , avara terra ; Quante fiate al mio dolce ricettò Quel che di odore e di color vinced Quella per cui con Sorga ho cangiat ' Arno 63 Quel ...
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acerba altrui amaro amor anzi apriche arda ardente assai avea Avrian begli occhi bel viso bella bellezza beltate cangiando CANZONE Cecropia ch'a ch'è ch'io che'l che'n chiaro cieco ciel colei d'amor d'ogni Dante Alighieri desio diletto doglia dolce dolce signor dolcezza dolor donna duol Empireo Encelado fama fera fiorita foco FRANCESCO PETRARCA fuggir gentil gran indi innanzi l'alma l'aura l'erba l'opra lagrime lasso leggiadro lieto loco lume M. F. PETRARCA Massinissa mille mirar miseri mondo morir mortal morte nodo notti nova occhj omai onestate onore parlar passo pensier Petr piangendo pianger pianto pietà prego ragion rime riposo s'io Sassoferrato Scilla seco signor soave solea SONETTO sospir sospiri spento speranza spero spirto stanco stile terra Tessaglia Tito Livio Titone TRIONFO trista Trojani vede vedea veder veggio Vergine vidi vidi'l virtute vista viva viver volse volve
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Sayfa 185 - ... in pace l'anima contenta, / a guisa d'un soave e chiaro lume / cui nutrimento a poco a poco manca, / tenendo al fin il suo caro costume. / Pallida no ma più che neve bianca / che senza venti in un bel colle fiocchi, / parea posar come persona stanca: / quasi un dolce dormir ne...
Sayfa 45 - E le braccia e le mani , ei piedi e '1 viso , Che m'avean sì da me stesso diviso, E fatto giugular dall' altra gente ; Le crespe chiome d'or puro lucente, , E '1 lampeggiar dell' angelico riso , Che solean far in terra un paradiso , Poca polvere son , che nulla sente : Ed io pur vivo : onde mi doglio e sdegno, Rimaso senza '1 lume ch'amai tanto, In gran fortuna e 'n disarmato legno . Or sia qui fine al mio amoroso canto : Secca è la vena dell' usato ingegno , E la cetera mia rivolta in piauto ....
Sayfa 139 - Vergine, tale è terra e posto ha in doglia Lo mio cor, che vivendo in pianto il tenne; E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel che n' avvenne Fora avvenuto ; ch' ogni altra sua voglia Era a me morte ed a lei fama rea.
Sayfa 34 - Rompendo co' sospir l' aere da presso: Quante fiate sol, pien di sospetto, Per luoghi ombrosi e foschi mi son messo Cercando col pensier l'alto diletto, Che Morte ha tolto; ond' io la chiamo spesso: Or in forma di Ninfa, o d'altra Diva, Che del più chiaro fondo di Sorga esca, E pongasi a seder in su la riva; Or l'ho veduta su per l'erba fresca Calcar i fior, com' una donna viva; Mostrando in vista, che di me le 'ricresca.
Sayfa 165 - Che di non esser primo par ch' ira aggia. Ecco i duo Guidi che già furo in prezzo ; Onesto Bolognese ; ei Siciliani , Che fur già primi , e quivi eran da sezzo . Sennuccio e Franceschin ; che fur sì umani , Com
Sayfa 62 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli o sua cara consorte, di dolcezza empie il ciclo e le campagne con tante note si pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non o di chi mi lagne che 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve è inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
Sayfa 163 - 1 cor si disgiunge ; E come sa far pace, guerra, e tregua; E coprir suo dolor, quand' altri '1 punge: E so come in un punto si dilegua, E poi si sparge per le guance il sangue, Se paura, o vergogna avvien che '1 segua. So come sta tra' fiori ascoso l'angue; Come sempre fra due si vegghia, e dorme; Come senza languir si more, e I angue.
Sayfa 55 - Torno a veder ond' al ciel nuda è gita, Lasciando in terra la sua bella spoglia. .. VISIONE. SONETTO. jJEVOMMI il mio pensiero in parte ov' era Quella ch' io cerco e non ritrovo in terra : Ivi fra lor che 'l terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera: . . Per man mi prese, e disse: in questa spera Sarai ancor meco se 'l desir non erra: I' son colei che ti diè tanta guerra, E compie
Sayfa 43 - 1 mondo! or mi diletta e piace Quel che più mi dispiacque; or veggio e sento Che per aver salute ebbi tormento, E breve guerra per eterna pace. O speranza, o desir sempre fallace! E degli amanti più ben per un cento! O quant...
Sayfa 129 - Tennemi Amor anni ventuno ardendo Lieto nel foco, e nel duol pien di speme; Poi che Madonna e '1 mio cor seco insieme Saliro al ciel , dieci altri anni piangendo.