Manuale della letteratura italiana nel secolo decimonono, 2. ciltG. Barbèra., 1885 |
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Sayfa 35
... mondo . Io me n'accorsi fin da Spoleto , paragonando quei Marchegiani che v'erano a tavola , con altri pur giovanotti e galanti , nativi d'altre parti . . . . . ..... Vi ho parlato solamente delle donne , perchè della lettera- tura non ...
... mondo . Io me n'accorsi fin da Spoleto , paragonando quei Marchegiani che v'erano a tavola , con altri pur giovanotti e galanti , nativi d'altre parti . . . . . ..... Vi ho parlato solamente delle donne , perchè della lettera- tura non ...
Sayfa 53
... mondo dopo il pianto , della qual cosa non si può fare controversia veruna ; ma che penasse un buono spazio di tempo a essere sperimen- tato e veduto primieramente . Nel qual tempo , nè la madre sorridesse al bambino , nè questo ...
... mondo dopo il pianto , della qual cosa non si può fare controversia veruna ; ma che penasse un buono spazio di tempo a essere sperimen- tato e veduto primieramente . Nel qual tempo , nè la madre sorridesse al bambino , nè questo ...
Sayfa 54
... mondo , sono privati : e sapientemente operò che la terra e l'aria fossero sparse di animali che tutto dì , mettendo voci di gioia risonanti e solenni , quasi applaudis- sero alla vita universale , e incitassero gli altri viventi ad ...
... mondo , sono privati : e sapientemente operò che la terra e l'aria fossero sparse di animali che tutto dì , mettendo voci di gioia risonanti e solenni , quasi applaudis- sero alla vita universale , e incitassero gli altri viventi ad ...
Sayfa 57
... ; dopo la quale nel 1834 , al tempo dell'immaginato dialogo , non s'era ancor fatta la seconda , citata nella nota precedente . altro mondo ; poi , tornato in me stesso , GIACOMO LEOPARDI . 57 Tristano e di un amico.
... ; dopo la quale nel 1834 , al tempo dell'immaginato dialogo , non s'era ancor fatta la seconda , citata nella nota precedente . altro mondo ; poi , tornato in me stesso , GIACOMO LEOPARDI . 57 Tristano e di un amico.
Sayfa 58
... mondo sa che il vero è tutt'altro . Chi vuole o dee vivere in un paese , conviene che lo creda uno dei migliori della terra abitabile ; e lo crede tale . Gli uo- mini universalmente , volendo vivere , conviene che credano la vita bella ...
... mondo sa che il vero è tutt'altro . Chi vuole o dee vivere in un paese , conviene che lo creda uno dei migliori della terra abitabile ; e lo crede tale . Gli uo- mini universalmente , volendo vivere , conviene che credano la vita bella ...
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Sayfa 38 - Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Sayfa 89 - O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi?
Sayfa 98 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta...
Sayfa 92 - Dalla torre del borgo. Era conforto Questo suon, mi rimembra, alle mie notti, Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin. Qui non è cosa Ch'io vegga o senta, onde un'immagin dentro Non torni, e un dolce rimembrar non sorga. Dolce per sé; ma con dolor sottentra II pensier del presente, un van desio Del passato, ancor tristo, e il dire: io fui.
Sayfa 195 - Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne : il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto.
Sayfa 75 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 99 - Spesso quand'io ti miro star così muta in sul deserto piano, che, in suo giro lontano, al ciel confina; ovver con la mia greggia seguirmi viaggiando a mano a mano; e quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: a che tante facelle? Che fa l'aria infinita, e quel profondo infinito seren? Che vuoi dir questa solitudine immensa? Ed io che sono?
Sayfa 213 - Sì, quel Dio che nell'onda vermiglia Chiuse il rio che inseguiva Israele, Quel che in pugno alla maschia Giaele Pose il maglio ed il colpo guidò; Quel che è Padre di tutte le genti, Che non disse al Germano giammai: Va, raccogli ove arato non hai ; Spiega l'ugne, l'Italia ti do.
Sayfa 57 - ... inganno puerile, ed ho il coraggio di sostenere la privazione di ogni speranza, mirare intrepidamente il deserto della vita, non dissimularmi nessuna parte dell'infelicità umana, ed accettare tutte le conseguenze di una filosofia dolorosa, ma vera. La quale se non è utile ad altro, procura agli uomini forti la fiera compiacenza di vedere strappato ogni manto alla coperta e misteriosa crudeltà del destino umano.
Sayfa 209 - Cui fu donato in copia, Doni con volto amico, Con quel tacer pudico, Che accetto il don ti fa. Spira de...