I canti di Giacomo LeopardiHoepli, 1907 - 416 sayfa |
Kitabın içinden
14 sonuçtan 6-10 arası sonuçlar
Sayfa 305
... pubblicato nel Ri- coglitore di Milano del 1827 , in proposito di un ' Orazione di Giorgio Gemisto 2 ; Monaldo odiava i Greci . E quando , nell'e- state appunto del '27 , ei seppe che le grandi Potenze medi- tavano di prendere una parte ...
... pubblicato nel Ri- coglitore di Milano del 1827 , in proposito di un ' Orazione di Giorgio Gemisto 2 ; Monaldo odiava i Greci . E quando , nell'e- state appunto del '27 , ei seppe che le grandi Potenze medi- tavano di prendere una parte ...
Sayfa 309
... pubblicato il manoscritto autografo recanatese , con le corre- zioni successive del Leopardi . 2 D'ANCONA , Il L. e la polizia austriaca , nel « Fanfulla della do- menica , 29 novembre 1885 ; F. LAMPERTICO , La canzone di G. L. ad A. M. ...
... pubblicato il manoscritto autografo recanatese , con le corre- zioni successive del Leopardi . 2 D'ANCONA , Il L. e la polizia austriaca , nel « Fanfulla della do- menica , 29 novembre 1885 ; F. LAMPERTICO , La canzone di G. L. ad A. M. ...
Sayfa 312
... pubblicato il frammento di Libanio , o per fare un dispetto a me , o sapendo di certo che , col pub- blicarlo , lo levava di mano a me che già l'aveva trovato . Pazienza per ora . Potrà dire ch'egli non è stato il primo a darmi fastidio ...
... pubblicato il frammento di Libanio , o per fare un dispetto a me , o sapendo di certo che , col pub- blicarlo , lo levava di mano a me che già l'aveva trovato . Pazienza per ora . Potrà dire ch'egli non è stato il primo a darmi fastidio ...
Sayfa 317
... pubblicato il frammento d'una tragedia , << comin- ciata il 30 luglio 1816 » , Maria Antonietta , nel quale lo Zumbini ( Studi sul L. , I , p . 249 ) segnala il novello « influsso alfieriano » . Queste parole non possono non richiamarci ...
... pubblicato il frammento d'una tragedia , << comin- ciata il 30 luglio 1816 » , Maria Antonietta , nel quale lo Zumbini ( Studi sul L. , I , p . 249 ) segnala il novello « influsso alfieriano » . Queste parole non possono non richiamarci ...
Sayfa 318
... pubblicato , Messina 1898 , il prof . NUNZIO VACCALLUZZO . Per questa canzone , vedo ancora citato : E. ZERBINI , A. Mai e G. L. , Bergamo 1882 ; e G. TAORMINA , Sul canto leopardiano ad A. Mai , Palermo 1890 . dissi che niuno era per ...
... pubblicato , Messina 1898 , il prof . NUNZIO VACCALLUZZO . Per questa canzone , vedo ancora citato : E. ZERBINI , A. Mai e G. L. , Bergamo 1882 ; e G. TAORMINA , Sul canto leopardiano ad A. Mai , Palermo 1890 . dissi che niuno era per ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
14 giugno 16 gennaio 19 febbraio 26 aprile affetto allora amici amore Anacreonte Angelo Mai antichi anzi assai beata bella Bologna Bruto Bruto minore buon canto canzone caro casa certo ch'io chè cielo codesto colla conoscere Consalvo conte credo cuore d'amore d'Italia desiderio dice diletto dolce dolore donna fato felicità figli figliuolo filosofia Firenze fratello Giacomo Giacomo Leopardi Ginestra Giordani giorno gloria gran greco immagini infelice lasciò Leopardi lettera lettere lord Byron malinconia medesimo mente misera Monaldo mondo Monti morire mortal morte Napoli natura notte nuova occhi padre Paolina passato patria pensare pensiero petto Pietro Giordani poco poesia poeta possa potuto povero ragione Ranieri recanatese Recanati ricorda Saffo Sanctis scriveva sentimento signora Simonide Sinner sogno sospiri speme speranza studi Termopile terra torna trova uomini vedere versi Vesuvio virtù vivere Werther Zibaldone zione Zumbini
Popüler pasajlar
Sayfa 184 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 149 - Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 209 - Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi Sul paterno giardino scintillanti, E ragionar con voi dalle finestre Di questo albergo ove abitai fanciullo, E delle gioie mie vidi la fine.
Sayfa 249 - Nobil natura è quella Che a sollevar s'ardisce Gli occhi mortali incontra Al comun fato, e che con franca lingua, Nulla al ver detraendo, Confessa il mal che ci fu dato in sorte...
Sayfa 399 - Sovente in queste rive, che, desolate, a bruno veste il flutto indurato, e par che ondeggi, seggo la notte; e su la mesta landa in purissimo azzurro veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, cui di lontan fa specchio il mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo.
Sayfa 217 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 208 - O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi?
Sayfa 293 - Per chi di stragi si macchiò il mio brando? Per lo straniero. E non ho patria forse Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te, per te, che cittadini hai prodi, Italia mia, combatterò, se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole? D'ogni bell'arte non sei madre, o Italia? Polve d'eroi non è la polve tua? Agli avi miei tu valer desti e seggio, E tutto quanto ho di più caro alberghi!
Sayfa 346 - ... poche sere addietro, prima di coricarmi, aperta la finestra della mia stanza, e vedendo un cielo puro e un bel raggio di luna, e sentendo un'aria tepida e certi cani che abbaiavano da lontano, mi si svegliarono alcune immagini antiche, e mi parve di sentire un moto nel cuore, onde mi posi a gridare come un forsennato, domandando misericordia alla natura, la cui voce mi pareva di udire dopo tanto tempo.
Sayfa 119 - Sperai che questi cari studi avrebbero sostentata la mia vecchiezza, e credetti colla perdita di tutti gli altri piaceri, di tutti gli altri beni della fanciullezza e della gioventù, avere acquistato un bene che da nessuna forza, da nessuna sventura mi fosse tolto.