Poesie [di Giacomo Leopardi.]M. Guigoni, 1870 |
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Sayfa 209
... saria d'ogni animale , Si che molti anni in questo avria consunto Brancaforte che là tosto fu giunto , Se non era che quei che per nefando Inganno del castello eran signori , E ch'or più faci al vento sollevando Sedean lassù nell'alto ...
... saria d'ogni animale , Si che molti anni in questo avria consunto Brancaforte che là tosto fu giunto , Se non era che quei che per nefando Inganno del castello eran signori , E ch'or più faci al vento sollevando Sedean lassù nell'alto ...
Sayfa 211
... saria d'ogni animale , Si che molti anni in questo avria consunto Brancaforte che là tosto fu giunto , Se non era che quei che per nefando Inganno del castello eran signori , E ch'or più faci al vento sollevando Sedean lassù nell'alto ...
... saria d'ogni animale , Si che molti anni in questo avria consunto Brancaforte che là tosto fu giunto , Se non era che quei che per nefando Inganno del castello eran signori , E ch'or più faci al vento sollevando Sedean lassù nell'alto ...
Sayfa 216
... saria vano affatto Ch'egli ad ogni altro fin ponea di sopra , Che il popol suo d'onor fosse rifatto , Dal qual va lunge un ch'arti prave adopra . Lodò l'altro i suoi detti e gli promesse Che , innanzi che dal sonno egli sorgesse ...
... saria vano affatto Ch'egli ad ogni altro fin ponea di sopra , Che il popol suo d'onor fosse rifatto , Dal qual va lunge un ch'arti prave adopra . Lodò l'altro i suoi detti e gli promesse Che , innanzi che dal sonno egli sorgesse ...
Sayfa 217
... saria vano affatto Ch'egli , ad ogni altro fin ponea di sopra , Che il popol suo d'onor fosse rifatto , Dal qual va lunge un ch'arti prave adopra . Lodò l'altro i suoi detti e gli promesse Che , innanzi che dal sonno egli sorgesse ...
... saria vano affatto Ch'egli , ad ogni altro fin ponea di sopra , Che il popol suo d'onor fosse rifatto , Dal qual va lunge un ch'arti prave adopra . Lodò l'altro i suoi detti e gli promesse Che , innanzi che dal sonno egli sorgesse ...
Sayfa 230
... saria la lena . Tacito discendeva in compagnia Di molte larve i sotterranei fondi . Senza precipitar quivi la via Mena ai più ciechi abissi e più profondi . Can Cerbero latrar non vi s'udía , Sferze fischiar nè rettili iracondi . Non si ...
... saria la lena . Tacito discendeva in compagnia Di molte larve i sotterranei fondi . Senza precipitar quivi la via Mena ai più ciechi abissi e più profondi . Can Cerbero latrar non vi s'udía , Sferze fischiar nè rettili iracondi . Non si ...
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affanni alcun Alfin allato allor amor anco antiche appo assai avea avria avrian BATRACOMIOMACHIA beata bella Brancaforte campo canto CANTO SESTO CANTO SETTIMO Capi dell'armi caro Ch'a ch'io chè chiome ciel collo compagni d'ogni Dedalo deserto desio diletto dolce dolor donna Erebo eterno Eurimaco fato favella figli fior flutto fôra fuggir fûr gente giammai giorno Giove gradito giorno gran granchi innanzi insino intanto intorno invano Itaca l'altro l'onde l'opre LEOPARDI lieto loco luna lungo magione Maurizio di Sassonia mente mira misero mondo mortal morte muggia natura nembo Nettuno notte novella novo numi occhi omai parea patria pensier periglio petto piagge pianto piè Poesie popol poscia pria prole ragion ranocchi regno rimembranza ritorno Rodipan Rubatocchi selve sento Simonide sogno solea sospirar speme spento stelle suol suon Telemaco terra Topaia topi torna tosto tristo Ulisse vede veder vento vide virtude viva