... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Canti. Frammenti Nuova impressione - Sayfa 110Giacomo Leopardi tarafından - 1880Tam görünüm - Bu kitap hakkında
| Francesco De Sanctis - 1902 - 634 sayfa
...di voi non ricorda quelle care parole del Leopardi quando rappresenta il venire della giovinezza : Che speranze, che cori, o Silvia mia ? Quale allor ci apparia La vita umana e il fato ! E poi il suo sparire : CLè giovinezza, ahi, giovinezza è spenta! Qui non altro che frasi, niente... | |
| Giacomo Leopardi - 1902 - 408 sayfa
...suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. • Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua mortal non dice Quel ch'io sentiva in seno, (i) Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o Silvia... | |
| Bonaventura Zumbini - 1904 - 394 sayfa
...della giovinetta, esclama : Lingua mortai non dice Quel eh' io sentiva in seno. Poi, seguitando: . Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o Silvia...mia ! Quale allor ci apparia La vita umana e il fato !, egli mostra di non distinguere in alcun modo fra il suo cuore e quello della tessitora: scienza,... | |
| Bonaventura Zumbini - 1904 - 406 sayfa
...canto della giovinetta, esclama : Lingua mortal non dice Quei eh' io sentiva in seno. Poi, seguitando: Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o Silvia mia ! Quale allor ci apparia La vita umana o il fato !, egli mostra di non distinguere in alcun modo fra il suo cuore e quello della tessitora:... | |
| Giacomo Leopardi - 1905 - 778 sayfa
...alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, *4 E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua...Che speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparta M La vita umana e il fato! Quando sovviemmi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e... | |
| Francesco Flamini - 1905 - 388 sayfa
...grado questi versi a Silvia, dove sono due soli epiteti e tutto un paesaggio : Miravo il ciel sereno le vie dorate e gli orti e quinci il mar da lungi...lingua mortai non dice quel ch'io sentiva in seno. E della gran pace lunare dove più sobria e insieme più viva descrizione di quella con cui comincia... | |
| Giacomo Leopardi - 1906 - 858 sayfa
...al suon della tua voce, 20 Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. 25 Lingua mortal non dice Quel ch'io sentiva in seno. Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o... | |
| Giacomo Leopardi - 1907 - 440 sayfa
...orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi,...allor ci apparia La vita umana e il fato ! Quando sovvientmi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e sconsolato, E tornami a doler di mia sventura.... | |
| Giuseppe Finzi - 1907 - 350 sayfa
...orecchi al suon della tua voce. Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi,...Quale allor ci apparia La vita umana e il fato.... Ma il fato aspettava il povero poeta a ben altre delusioni ! Egli aveva un bel dire che il fare all'amore... | |
| Giacomo Leopardi - 1907 - 450 sayfa
...orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi,...speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia Quando sovviemmi di cotanta speme, Un affetto mi preme Acerbo e sconsolato, E tornami a doler di mia... | |
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