... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Canti. Frammenti Nuova impressione - Sayfa 110Giacomo Leopardi tarafından - 1880Tam görünüm - Bu kitap hakkında
| Giacomo Leopardi - 1997 - 122 sayfa
...ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, 25 E quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua mortal non dice Quel ch'io sentiva in seno. Che pensieri soavi, Che speranze, che cori, o Silvia mia! 30 Quale allor ci apparia La vita umana e il fato! 30 TO SILVIA Silvia, do you still remember The time... | |
| Tim Parks - 2002 - 370 sayfa
...orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, Le vie dorate e gli orti, E quinci il mar da lungi,...sentiva in seno. Che pensieri soavi, Che speranze, ehe cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia La vita umana e il fato! Quando sovvienimi di contanta... | |
| Carlo Levi, Maria Pagliara - 2002 - 330 sayfa
...eterne. Così, se a Recanati ti affacci ai «veroni del paterno ostello» e miri «il ciel sereno, / le vie dorate e gli orti, / e quinci il mar da lungi, e quindi il monte» ritrovi intatto il mondo poetico di Leopardi. Che cosa resta di L. Tolstoi, nelle sue cose? [...].... | |
| Nicola Gardini - 2007 - 226 sayfa
...orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi,...Quale allor ci apparia la vita umana e il fato! Quando sovviemmi di cotanta speme, un affetto mi preme acerbo e sconsolato, e tornami a doler di mia sventura.... | |
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